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In TARAS
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Nell’ambito della residenza artistica Public Scape Taranto, Il collettivo noMade è stato invitato ad intervenire sull’ ex Monastero di S. Chiara, che ospita attualmente il Tribunale per i minorenni e ha una storia antica risalente alla fine del '500. L’edificio è rinomato per conservare un’antica Ruota degli Esposti, un meccanismo che metteva in comunicazione l’esterno del convento con l’interno, dando la possibilità alle madri indigenti di depositare i loro neonati senza essere viste. 

Il progetto Radio noMade in Taras riflette e  rovescia il senso della Ruota degli Esposti facendola diventare “La Ruota dei Sogni” dei bambini di Taranto.

 

La “Ruota dei Sogni” si pone come opera relazionale del territorio, come spunto di riflessione e di dialogo tra il paesaggio reale e quello immaginario. Abbiamo coinvolto i bambini della Città Vecchia e gli utenti minori della Casa Famiglia della Fondazione Rocco Spani, invitandoli ad immaginare e donarci il loro sogno per la città di Taranto. 

Il PERCORSO
POETICO-SENSORIALE

Il collettivo ha organizzato, con l’aiuto di una guida turistica della Città Vecchia, una Pesca al Tesoro nelle vie adiacenti al ex-Monastero. Il gioco si apriva con la lettura di una favola e di un’antica lettera ritrovata, entrambe scritte per l’occasione. 

 

Durante il gioco, i bambini, sempre più esposti al turismo crescente (ma poco capito fino ad ora), hanno potuto sperimentare cosa vuol dire essere “turisti” o meglio esploratori del proprio quartiere. Le prove per poter proseguire erano antichi indovinelli e scioglilingua in dialetto tarantino. Ogni tappa era segnalata dalla presenza leggera di una lente, opera di Fabio Pennacchia, dal nome “Visione Amplificata”. Lungo il cammino, i “pescatori” erano invitati a raccogliere piccoli oggetti insignificanti per i più ma interessanti e curiose per loro (sassi, piume, piante,...). 

Il Tesoro, nascosto nella Ruota degli Esposti, portava alla continuazione del percorso poetico-sensoriale proposto al giovane pubblico. 

La prima parte si svolgeva in una grande tenda colorata, dove la Maga dei Sogni accoglieva e guidava il bambino in un’esplorazione a piedi nudi su diversi materiali che volevano incarnare un pianeta Altro, il Pianeta dei Possibili.

 

Quindi il bambino veniva accompagnato nel processo di creazione e rappresentazione grafica del suo sogno sulla città. Un lunga cima di barca lo portava poi fino al Laboratorio dell’Artigiano dei Sogni. Li il piccolo viaggiatore era invitato a sedersi e depositare il suo sogno che veniva registrato e trascritto in contemporanea dall’Artigiano sulla sua vecchia macchina da scrivere L’esploratore poi sceglieva quale degli oggetti raccolti volesse racchiuso in una lente che avrebbe composto l’installazione finale dell’opera nel ex-Monastero. Per ultimo, i bambini venivano fotografati con il loro sogno in mano da una polaroid che gli veniva donata come ricordo del loro viaggio. 

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OPERA

In Taras è un’opera partecipata dedicata alla sensibilizzazione e co-costruzione di una coscienza paesaggistica dei bambini di Taranto.

 

L’opera è composta da:

 

Un Montaggio Sonoro dei messaggi lasciati dai bambini con una composizione originale di suoni del paesaggio urbano trasmessi da un megafono “geloso”. Curato da Max Wayne. 

 

Un Libro Oggetto con la favola, la lettera “ritrovata”, i disegni prodotti e le schede-sogno dei bambini partecipanti rilegato a mano dal collettivo Ammostro di Taranto. Curato da Alice Ruzzettu, Max Wayne, Lea Walter, Fabio Pennacchia.

Installazione permanente nel chiostro del ex-Monastero. L’opera site-specific è una rete di lenti appese, con gli oggetti iconici raccolti e racchiusi al loro interno,  osservabile anche con l’aiuto di un antico binocolo. Curato da Fabio Pennacchia.

 

Il “Tavolo Itinerante” nel quale si puo’ ripercorrere l’itinerario della Pesca al Tesoro con i suoi indovinelli, messaggi poetici e oggetti ritrovati. Curato da Fabio Pennacchia e Lea Walter. 

Il progetto In TARAS è stato selezionato per la Residenza Artistica “Public Scape Taranto” nell’ambito di Green Routes. Green Routes è un progetto finanziato dalla Fondazione Con il Sud nell’ambito del bando “Ambiente è sviluppo” per la città di Taranto e nasce per favorire processi di rigenerazione urbana sostenibili e una valorizzazione del territorio attraverso percorsi partecipati di riappropriazione dell’ambiente da parte delle comunità locali. 

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