INNOCENTO
In occasione dei cent’anni dalla nascita del Maestro Innocenzo Pennacchia, poeta e scrittore di rilievo, in prigionia nei Balcani per quasi tre anni durante la Seconda Guerra Mondiale, il collettivo noMade ha realizzato un programma di eventi culturali coinvolgendo tutta la cittadinanza di Sonnino per il quale il Maestro ha svolto un ruolo importante di trasmissione culturale.
La serie di eventi, che vede la mostra come punto culmine, ha avuto inizio il 9 dicembre 2018, data in cui la Radio Squadra della RAI venne per la prima volta a Sonnino nel 1962 e per la quale il Maestro aveva preparato diversi interventi, tra cui delle scenette radiofoniche scritte e dirette da lui e interpretate dai suoi allievi dell’epoca. L’incontro ha permesso di scambiare con le persone che lo hanno conosciuto e di continuare la raccolta del materiale confluito nell’Archivio online: www.innocento.it
Nel sito dedicato si può' fruire dei diversi prodotti del progetto:
- l'insieme degli elaborati grafici e poetici degli studenti che hanno partecipato
- Il diario di prigionia sonorizzato e raccontato da Giorgio Bono
- L'elenco delle classi e degli allievi del Maestro
- L'archivio fotografico e sonoro
- Le pubblicazioni e gli scritti poetici e antropologici
In parallelo, ha avuto inizio l’intensa collaborazione con il corpo docenti dell’Istituto Onnicomprensivo Leonardo Da Vinci di Sonnino. Il collettivo noMade ha elaborato uno strumento di didattica ad hoc per poter integrare ai curricula scolastici un percorso di conoscenza dell’opera del Maestro Innocenzo e in seguito guidare gli alunni delle Scuole Medie ed Elementari nella scrittura di poemi, elaborazioni di disegni, interpretazione di drammatizzazioni storiche, raccolta di aneddoti del passato.
Si è scelto di puntare alla formazione degli insegnanti attraverso un laboratorio di Poesia (condotto da Laura Cingolani) e uno di Teatro e Drammaturgia Sensoriale (condotto da Lea Walter) che potessero fornire degli spunti metodologici per la costruzione delle attività da svolgere con gli alunni in un’ottica ludico-esperienziale. Ogni Insegnante ha poi re-interpretato il percorso secondo le proprie preferenze e attitudini. Questi momenti formativi sono stati l’occasione di attivare l’Atelier Creativo della Scuola Media di Sonnino, spazio di lavoro di rilievo per la comunità.
Al seguito degli incontri, il collettivo ha incontrato le 14 classi coinvolte per raccogliere e documentare i contributi prodotti. L’insieme delle creazioni hanno nutrito l’Archivio Vivo che si propone quale specchio delle rappresentazioni soggettive e collettive di una comunità in relazione al suo sentimento di appartenenza al territorio ieri e oggi.
Seguendo tale ottica, la mostra “Nella Stanza del Maestro il Paese si Racconta”, ospitata nel Museo delle terre di Confine, vuole essere un’esperienza che prende le radici dalla biografia del Maestro cercando di offrire stimoli di riflessione sul tema della memoria, dell’infanzia e del pensiero poetico attraverso l’ascolto, il gioco e il rito.
La proposta allestitiva vuole creare un ponte con le tematiche storico-antropologiche esplorate nel Museo, antica sede della Scuola elementare di Sonnino dove il Maestro insegnò per diversi anni. Il Centenario non si pone solo come commemorazione di un personaggio di Sonnino che ha segnato la mente e i cuori di tanti bambini bensì un’occasione di attivare una dinamica culturale che potrà essere proseguita negli anni.